Che pappa ti compro?

Dogue de Bordeaux
Scegliere la pappa per il proprio cane o per il proprio gatto è fondamentale per salvaguardare la sua salute, ed è particolarmente importante quando, non potendo seguire un’alimentazione casalinga opportunamente formulata (è più complicata e richiede molto più tempo) si sceglie di seguire un’alimentazione industriale basata esclusivamente sui croccantini.
La considerazione più importante da fare quando si usa cibo per cani industriale è, che la scelta deve essere fatta con cura.
La lettura degli ingredienti risulta importantissima ed è importante conoscere quali sono le voci più importanti per orientare la scelta.
La composizione delle crocchette che comprende diverse indicazioni, ovvero proteina grezza, grassi grezzi, fibra grezza, ceneri grezze, umidità ed estrattivi inazotati (praticamente carboidrati, non indicati direttamente ma calcolabili).
Ognuna ha una sua importanza, ma ecco quali sono le più importanti da valutare.
Le proteine grezze: rappresentano la quantità contenuta di proteine, che sono uno dei nutrienti più importanti dell’alimentazione di animali come il cane il gatto.
In pratica più basso è il valore, peggiore è la qualità dell’alimento; al calare delle proteine, infatti aumentano gli amidi.
Le ceneri grezze: indicano semplicemente i sali minerali presenti nel prodotto.
In passato si diceva che più fossero, peggiore è la qualità dell’alimento, ma non è proprio così: la carne, infatti, è piuttosto ricca di sali minerali quindi con l’aumento delle proteine corrisponde un aumento delle ceneri grezze.
Gli estrattivi inazotati: indicano la quantità di carboidrati (amido, per qualsiasi totalità) presenti
nell’alimento.
Da notare che, pur non essendo l’amido essenziale per l’alimentazione né del gatto, né del cane, è fondamentale per tenere insieme i croccantini, per cui è sempre presente in questi prodotti.
Tra gli ingredienti ti capiterà di leggere:
Cereali, già poco adatti all’alimentazione di un cane o di un gatto, specie in quantità eccessive, “carni e derivati”, una dicitura che non solo non ci dà l’idea di quale carne sia stata usata (se non che almeno in parte è manzo), ma permette al produttore anche di cambiare carne di volta in volta rendendo così difficile capire cosa il vostro animale stia mangiando (immaginate se un cane sia allergico a qualcosa).
Seguono altre indicazioni poco specifiche, sottoprodotti di origine vegetale (quali?), oli e grassi (animali? vegetali?); gli ortaggi sono in fondo alla lista, quindi ce ne sono bassissime quantità.
La lista si conclude con la presenza dei coloranti, che non servono a nulla per gli animali, ma utili per l’occhio del proprietario.
Naturalmente la vostra scelta dovrebbe essere supportato dal vostro veterinario che saprà, in base alle caratteristiche la salute del vostro animale, consigliarvi la scelta migliore.