I risultati di tutti i più recenti studi etologici, morfologici e genetici indicano nel lupo l’unico progenitore del cane domestico.
C’è stata un’ipotesi che discendesse anche dallo sciacallo dorato ma è stata smentita da prove su DNA.
Sono ancora assai incerte le ipotesi sul processo di domesticazione, forse impossibile da ricostruire con certezza
precisa. Una delle ipotesi più accreditate è la teoria di una domesticazione naturale del lupo, partendo da soggetti sicuramente meno timorosi
nei confronti dell’uomo, che avrebbero cominciato a seguire i primi gruppi di cacciatori nomadi, seguendoli nella caccia e nutrendosi
dei resti dei loro pasti.
In seguito i lupi avrebbero iniziato a stabilirsi nei pressi dei primi insediamenti dando il via a una sorprendente coabitazione fra le
due specie con reciproci vantaggi.
Piano piano sono diventati cani selvatici e hanno dato il via ad un perfetto esempio di coevoluzione. I cani piano piano hanno acquisito capacità e abilità, hanno
imparato a decodificare segni verbali e non verbali, e collaborare e vivere con l’uomo era diventata l’abitudine. Il lungo processo di domesticazione ha accentuato l’abilità del cane nel comprendere sempre di più la comunicazione umana, è aumentata la docilità e la dipendenza affettiva nei confronti dell’uomo.
Le razze canine che conosciamo oggi sono il frutto del processo di selezione effettuato dall’uomo su migliaia di generazioni di cani.
Innanzitutto una delle prime caratteristiche selezionate è stata la docilità successivamente caratteristiche di maggiore utilità come
ad esempio caccia, guardia, custodia e conduzione delle greggi e anche compagnia.
Inizialmente si pensava unicamente a una dote lavorativa, poi ha incominciato a prendere importanza anche la parte estetica e
quindi siamo arrivati ad avere circa 400 razze. All’inizio della selezione sì è attuato un processo di
accoppiamento in consanguineità con il quale si andavano afissare determinate caratteristiche del patrimonio genetico. La selezione era molto accurata perché tendeva ad eliminare le linee di sangue con un difetto e utilizzare soggetti sani anche se accoppiati in consanguineità.
Successivamente la selezione è cambiata fino ad arrivare alle tecniche che gli allevatori utilizzano oggi.
Cosa importante per gli allevatori moderni è avere il pedigree per poter procedere ad effettuare accoppiamenti corretti.
Il pedigree lo definisco la carta d’identità del cane, è importantissimo e ogni cane di razza lo deve avere.
In Italia è vietata la vendita di cani di razza senza il pedigree, se state per acquistare un cane di dichiarata razza dovete
pretenderlo e se per caso il venditore vi dice che non ce l’ha allora state per subire una truffa.
(Tratto dal libro Cani nel mio mondo di Silvia Rossi)