Per capire il nostro cane, dobbiamo conoscere il suo etogramma. L’etogramma è l’insieme dei comportamenti uguali a tutti gli
individui di una determinata specie presa in esame. Anche l’essere umano ha il suo etogramma, come per i gatti, i
cavalli e così via per tutti gli animali.
Attraverso l’etogramma possiamo comprendere i comportamenti, il linguaggio, come un individuo si muove nel suo ambiente, come
comunica con i suoi simili e altri animali di specie diversa. Nell’etogramma troviamo dati su come viene allevata la prole, i
sensi che utilizza quell’animale per mappare e comprendere il mondo, come elabora le informazioni, i bisogni e i desideri e le
emozioni che lo guidano o mettono in scacco. Per quanto riguarda il cane, dobbiamo prendere in considerazione
l’ambiente dove è inserito, osservarlo e da lì capire chi è e come si comporta nelle varie situazioni che quel contesto propone.
In questo caso l’osservazione andrà fatta in base alla sua quotidianità: un cane che vive in città emetterà comportamenti
diversi da un cane che vive in una cascina immersa nel verde, piuttosto che un cane che vive libero sul territorio o senza “fissa
dimora” (cani di quartiere). La selezione delle razze canine ha in parte modificato alcuni comportamenti naturali del cane accentuandone altri.
Ad esempio, nei cani da guardia sono stati selezionati cani con comportamento più aggressivo per la difesa della persona o della
proprietà. Così per le altre razze canine.
(Articolo di Cristiana Zanella – Pec progetto educativo cinofilo tratto dal libro Cani nel mio mondo di Silvia Rossi)