Che cos’è?
- Percorso costituito da ostacoli che dovrà essere effettuato entro un tempo base definito, secondo l’ordine imposto, nel minor tempo possibile e commettendo il numero minore di errori.
- Nata in Inghilterra nel 1977 – ’78 da un’idea di John Varley e Peter Meanwell, i quali volevano proporre gare di salto simili a quelle con i cavalli, è una disciplina sportiva che vede impegnati cani di qualsiasi razza, persino meticci.
- Questa disciplina è giunta in Italia solo nel 1989 e nel 1990 l’ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) ha pubblicato il primo regolamento.
- Tuttora l’ENCI è uno degli enti organizzatori, ma le regole sono quelle dettate dalla FCI (Federazione Cinologica Internazionale) nel 2001.
Il percorso
- Il percorso dovrà avere una lunghezza compresa tra i 100 e i 200 metri e presentare dai 15 ai 22 ostacoli.
- Il tutto dovrà svolgersi su un terreno di almeno 30 x 40 metri, non pericoloso né per il cane né per il suo conduttore.
- Gli ostacoli presenti in una competizione di agility dog sono: il salto, il tubo, le zone di contatto, lo slalom, il muro, la gomma e il salto in lungo.
- La loro altezza o lunghezza dipende dalla taglia del cane, esistono per FCI 3 altezze: Small – Medium – Large.
Cani Ammessi
- Sono previste tre categorie che si basano sull’altezza dell’animale: S (Small) per cani non più alti di 35 cm al garrese; M (Medium) per cani dai 35 ai 43 cm al garrese; L (Large) per cani di altezza superiore ai 43 cm.
- I cani devono essere di età superiore ai 18 mesi, essere muniti di microchip, essere in regola con il piano vaccinale e non presentare segni di malattie o ferite.
Valutazioni
- In realtà l’agility non è una gara di velocità, bensì di abilità.
- Pertanto, avranno molto peso sul risultato finale gli errori commessi dal cane e dal suo conduttore durante lo svolgimento del percorso.
ISTRUTTORE DI RIFERIMENTO: SILVIA GUCCIONE